STORIA - ITALICANDO

Vai ai contenuti
un click per ingrandire

  
  Bronzetto paleoveneto di “devota orante”
da Este,Santuario di Caldevigo, scoperta 1894.
un click per ingrandire

  
  Bronzetto “Paride arciere”, da Altino località Fornace,scoperta 1998, V secolo a.C.
 
articolo correlato
L’URBANISTICA NEL PALEOVENETO

a cura di: Rolando arch.Battaiotto. leggi tutto


L’ANTICHITÀ DI ALTINO
 
UN CENTRO PALEOVENETO DELL’ETÀ DEL FERRO

di Ivano Sartor

Diversamente da quanto sanno archeologi e studiosi, per la gente comune Altino fu un’importante città romana e quasi si ignora la sua fase più antica, in particolare quella dell’età paleoveneta.Il periodo dei Paleoveneti si è caratterizzato, nella pianura padana orientale, per la facies culturale della cosiddetta civiltà atestina, che prende il nome dal principale centro di quella cultura, Este, indagato dall’archeologia fin dalle prime scoperte nel 1876 di tombe preromane.
Sul popolo dei Paleoveneti vertono ancora  discussioni e ipotesi tra loro molto diverse: chi lo vuole proveniente dall’Oriente o dall’Europa centrale (Pigorini), chi lo ritiene autoctono (Patroni), chi lo ritiene il risultato di una lenta evoluzione del substrato locale grazie a influssi esterni (Pallottino), che generalmente sono ritenuti di provenienza illirica.
Le rare fonti antiche, greche e romane (Tolomeo e Plinio), anche se influenzate da aspetti mitologici e leggendari, presentano i Veneti come un popolo giunto per mare da regioni orientali, nel contesto del difficoltoso periodo storico caratterizzato dalla caduta di Troia, verso la fine del secondo millennio a.C.
Inizialmente stabilitisi sui colli Euganei, i Veneti costrinsero a ritirarsi verso le regioni alpine i precedenti abitanti del territorio, cioè il popolo indigeno e preindoeuropeo degli Euganei, il cui linguaggio richiamava aspetti liguri ma che resta sostanzialmente poco noto agli studi storici.
Nel tempo i Veneti avviarono un complesso fenomeno culturale autoctono, denominato appunto “atestino”, archeologicamente documentato a partire almeno dal IX-VIII secolo a.C. e che si caratterizza per influssi orientalizzanti, peraltro tardivi rispetto a quanto era da tempo avvenuto nel resto del Mediterraneo occidentale.
Se le fonti letterarie sui Paleoveneti sono molto limitate, come si è detto, essi sono invece ben documentati attraverso le testimonianze archeologiche, emerse oltre che in Este soprattutto nelle città di Padova, Vicenza, Belluno, Asolo, Montebelluna, Oderzo, Adria e Altino, con estensioni fino al Cadore e al veronese. Un po’ in tutto il Veneto sono attestati sporadici rinvenimenti che confermano l’entità della diffusione e la cronologia di questa civiltà, giunta fino al II secolo avanti Cristo.
Quanto ad Altino, il recente allestimento della nuova sede del Museo Archeologico Nazionale ha giustamente dato alla civiltà locale del periodo del Ferro il rilievo che merita, prima impedito dalla ristrettezza degli spazi della vecchia sede museale, aperta nel 1960.
Una visita al Museo altinate riserverà al visitatore delle autentiche sorprese sulla cultura materiale del popolo venetico.
Su questo argomento ritorneremo con un altro contributo divulgativo.


 




SCARFÌ - TOMBOLANI,

Altino preromana e romana (1985).












un click per ingrandire

  
 Principali centri venetici ed etruschi nell’Italia nord-orientale.
 
 
un click per ingrandire

  
 
Iscrizione in alfabeto venetico, da Este, V-IV secolo a.C.
Torna ai contenuti